(quest) tra i calderoni fumanti Penelope scese nei sotterranei e aprì l'aula di Pozioni, che era stata già preparata per la lezione di quel giorno.
Era una lezione particolare, quella: aveva apposto in ogni sala comune dei fogli per le iscrizioni, senza dire quale sarebbe stato l'oggetto della lezione, giusto per divertirsi un po'.
Non era del tutto certa che quell'iniziativa fosse particolarmente furba: insomma, non si può mai sapere cosa ne faranno i ragazzi, di quei premi. Ma bisognava dar loro qualche incentivo, e sembrava aver funzionato dal momento che si era raggiunto il numero massimo di trenta studenti.
Sfiorò con le dita la sua cattedra, guardando di fronte a sé: trenta postazioni, un calderone in ottone sopra, di media dimensione, e nient'altro. Ingredienti, utensili e quant'altro gli studenti avrebbero potuto trovarli nei grossi armadi, sempre pregando fossero in grado di ricordare la ricetta. Altrimenti fatti loro.
Alle dieci in punto la vampira si sedette alla cattedra, e la porta dell'Aula si aprì, rivelando quella piccola folla di studenti di ogni casata ed età, che ella invitò ad entrare, traendo fuori dallo stivale la bacchetta.
Oh, probabilmente si sarebbe divertita un po' anche lei.
Ministro della Magia Isaiah Kyle Moore è il Ministro della Magia in carica, eletto dal consiglio del Wizengamot ormai da svariati anni, ed è detentore del comando armato degli Auror. E' un uomo affascinante, corretto e di grande intelletto: numerose son state le innovazioni sotto il suo mandato, che si spera possa continuare a lungo.
jeremy christopher salvatore
Auror Jeremy Salvatore è uno dei volti nuovi del Ministero ma nel suo ancora breve operato ha saputo apportare numerose rivoluzioni tra le quali svetta l'A.G.A., Accademia per Giovani Auror, all'interno della quale si premura di istruire giovani maghi a diventare un giorno detentori della legge magica.
riley nathan blue
Istruttore A.G.A. Riley Nathan Blue ha una vita decisamente piena, in modo da tenersi fuori dai guai. Pur non abbandonando il suo impiego come barista è riuscito a diventare, sotto l'ala di Jeremy, istruttore di combattimento all'Accademia dei Giovani Auror, lavoro che prende molto seriamente, tentando di non sbruciacchiare nessuno.
alec haynes
Responsabile Ufficio per i Giochi e gli Sport Magici Alec Haynes è il più giovane tra gli uffici del Ministero. Ha iniziato come stagista, ma da quando il suo coordinatore si è ammalato ha preso a pieno diritto le redini dell'ufficio dei Giochi e Sport Magici, dando nel frattempo una mano all'Ufficio Applicazione Legge sulla Magia nel quale aspira ad entrare per poi salire ai vertici del Ministero.
derek sheperd
Primario San Mungo Derek Sheperd è ilo Capo del Consiglio Direttivo del San Mungo e Primario di Chirurgia. Detiene ogni record possibile di interventi, ha una percentuale di decessi tra le più basse nell'intero Complesso, è un uomo innovativo, che sperimenta, e fa di tutto per migliorare la vita ai propri pazienti.
caroline liv grey
Caporedattore Gazzetta Caroline Liv Tyler è la Capo Redattrice della Gazzetta del Profeta, quotidiano ministeriale che dirige con grande impegno e senso del dovere. Presa in giro, inizialmente, perchè troppo buona e incapace di gestire un lavoro simile, ha dimostrato con il tempo di essere tra i più dotati che si son mai seduti a quella scrivania.
abyss luce piton
Stilista e rettrice dell'università Modella, stilista, Abyss Luce Piton ha dimostrato di non sapersi fermare di fronte a nulla, nemmeno le provocazioni, Per questo è divenuta Rettrice delle Università: per dimostrare alla propria sorella che il talento e l'ambizione non le mancano, e che non c'è nulla di speciale nel dirigere una scuola. Lei, in fondo, le governa tutte!
madléne julia chavier
Avvocato "Essere l'avvocato del diavolo" può assumere molteplici significati quando si parla di Madléne Chavier. L'affascinante strega francese sembra possedere più scheletri nell'armadio di quanti un armadio ne possa effettivamente contenere eppure mai il suo nome o quello del suo studio legale, lo Chavier&Clayton's, pare essersi infangato. Ci sarà qualcosa di fronte a cui non riuscirà a cadere in piedi?
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Londra era molto più che una semplice Capitale europea, eppure, benchè tutti ne vedessero la bellezza, erano davvero pochi quelli che riuscivano a comprendere quella città nel suo complesso, e nessuno, mai, ne aveva colto tutti i Segreti che conservava. Era una città eclettica, era variegata, era ricca di sfumature, dalle costruzioni architettoniche agli abitanti che passavano per le sue vie: era una meta turistica, era frammentata e al contempo unita, ed era difficile anche comprendere quale fosse il suo reale cuore pulsante. Ma soprattutto, Londra, era Magica: aveva una sua personalissima magia che era complicato intuire, non solo per i babbani, ma anche per i maghi che tra le sue vie si confondevano, forestieri e al contempo proprietari, per quanto nessuno potesse possederla davvero…
Chi nel corso della vita non ha mai commesso pazzie è un pazzo. Quando ci ricordiamo di essere tutti folli, i misteri della vita scompaiono e la vita trova una spiegazione, ecco perchè, ogni tanto, è bene farsi abbracciare dalle ali della fantasia e usarle per raggiungere mondi lontani.
L’immaginazione è una qualità che è stata concessa all’uomo per compensarlo di ciò che egli non è, mentre il senso dell’umorismo gli è stato dato per consolarlo di quel ch’egli è. E' bello, anche solo per un attimo, smettere di essere ciò che si è, inventare nuove storie, nuovi mondi. Il mio alfabeto, ad esempio, inizia con questa lettera chiamata "yuzz". E’ la lettera che uso per scrivere yuzz-a-ma-tuzz. Voi non avete idea di quello che si trova una volta che si va al di là della ‘Z’ e si inizia a rovistare!
Nel mezzo del cammin di nostra vita / mi ritrovai per una selva oscura / ché la diritta via era smarrita. Ahi quanto a dir qual era è cosa dura / esta selva selvaggia e aspra e forte /che nel pensier rinova la paura! Tant'è amara che poco è più morte; / ma per trattar del ben ch'i' vi trovai, /dirò de l'altre cose ch'i' v'ho scorte.
Il Ministero della Magia era uno dei più importanti monumenti magici, importante per il suo ruolo politico ma anche per le sue bellezze architettoniche; difficile non lasciarsi incantare dall'enorme fontana che domina l'Atrio, una volta approdati con la Metropolvere o con una delle strane entrate disperse per il mondo babbano.
Gli uffici all'interno del Ministero della Magia erano almeno un centinaio; le porte erano sempre chiuse, strani rumori provenivano dall'interno, ma a chi passava non era mai chiaro cosa combinasse chi si nascondeva lì dentro.
Sempre disordinato, pieno di scartoffie, il Quartier Generale degli Auror non aveva mai dato a nessuno l'idea di essere un luogo accogliente, ma considerato che sono loro a salvarci il culo nelle migliori delle ipotesi, beh, meglio non far troppi drammi sul loro livello di pulizia.
Nato da relativamente poco sotto il controllo di Jeremy Salvatore, l'Accademia dei Giovani Auror assomigliava in tutto e per tutto ad una palestra provvista di ring. Qui, giorno e notte, giovani maghi, studenti e non solo, aspiravano di poter far parte, un giorno, di quell'ufficio disordinato poco più avanti, nel corridoio, dove gli Auror fatti e finiti preparavano le loro difese.
Il Ministro della Magia, Isaiah Moore, era fondamentalmente un brav'uomo, serio, corretto, un passato un po' tormentato di cui non parlava volentieri. Fedele al suo ruolo, disponibile per ogni problema, governava l'intero Istituto da un po' di anni a questa parte.
Era facile scorgere, in giro per il Ministero, strani individui vestiti di un abito color prugna, lungo fino ai piedi. Costoro sono i membri del Wizengamot, tribunale magico presieduto dai maggiori membri politici, culturali e medici.
Un luogo curioso, intrigante e affascinante, quasi sempre chiuso e incognita per chi, invece, non vi ha potuto mai metter piede. All'interno di esso vi son tre porte chiuse che contengono forze misteriose e incredibili, ormai da tempo oggetto di studio da parte degli Indicibili.
Approdati al San Mungo ci si trovava in quella che sembrava una grande sala di accettazione, con file di maghi e streghe seduti su traballanti sedie di legno, alcuni dall’aspetto perfettamente normale, intenti a sfogliare vecchie copie del Settimanale delle Streghe, altri affetti da orrende deformità, tipo zampe da elefante o mani supplementari che spuntavano dal torace...
Vi era un viavai incredibile, lungo i piani del Ministero: medici, pazienti, infermieri e specializzandi incrociavano i loro passi gli uni con gli altri, e si correva più tra un piano e l’altro del San Mungo che non alla maratona annuale della città, garantito. La verità era che spesso nemmeno si riusciva a guardarsi in volto, scambiandosi informazioni mentre già si stava scappando via: eppure, li dentro, erano davvero tutti una famiglia. Con le loro pecore nere, ma in fondo in quale casa non ve n’è qualcuna?
Il Dottor Derek Shepherd era il Primario del San Mungo, un uomo buono, gentile e sempre disponibile. Suo campo d'azione era la cardiochirurgia, ma non era difficile vederlo correre da una parte all'altra dell'ospedale per aiutare altri medici o istruire gli specializzandi.
Una leggenda metropolitana racconta che il primo proprietario di questo complesso commerciale, Charles Harrods, avesse un giorno detto una frase: "Se non lo trovi qui, vuol dire che non esiste!"
Era fin troppo facile per tutti, maghi o babbani che fossero, perdersi tra i numerosi negozi degli Harrods; tra fiori che spuntavano allegri in mezzo alla strada, palline colorate che uscivano dal negozio di Tiri Vispi e facevano inciampare i passanti, e un intenso profumo di Cupcakes che riempiva l'aria, ce n'era davvero per tutti i gusti!
Ce n'era davvero per tutti i gusti tra le mura degli Harrods, a partire dall'abbaiare di cani e alla rincorsa per la fuga di una colonia di criceti dal Veterinario, a finire con l'OUAT, la famosa agenzia matrimoniale da poco presa in gestione da Elsa Lupin. Eppure c'è chi racconta che, di notte, quest'agenzia assuma tutt'altro aspetto..
La cittadina di Londra è stata spesso descritta come avvolta dalle nebbia e cosparsa di gente seria: se siano le nebbie che producono la gente seria o se sia la gente seria che produce le nebbie non saprei dire tuttavia di una cosa sono certo: quando un'uomo è stanco di Londra, è stanco della vita, perchè essa ha tutto ciò che la Vita può offrire.
Specializzato in strani frullati, il Mystic era un pub familiare situato al centro di Londra. Abitato da Lucas Turner, il proprietario che fin troppo spesso si perdeva in divertenti diatribe con la moglie, e Jacob Harris, frizzante barista, di notte si trasformava, diventando una delle discoteche più famose della zona.
Servivano quattro paia d'occhio per vedere tutto quello che Diagon Alley aveva da offrire. Alcuni negozi vendevano abiti, altri telescopi e bizzarri strumenti d'argento mai visto i prima; c'erano vetrine stipate di barili, contenenti milze di pipistrello e pupille di anguilla, pile traballanti di libri di incantesimi, penne d'oca e rotoli di pergamena, boccette di pozioni, globi lunari...
Nocturn Alley era una squallida strada laterale che si riallacciava a Diagon, covo di streghe piene di verruche, barboni pronti a vendersi al demonio per qualche spicciolo, ma anche maghi di un rango più alto, in cerca di favori o tesori, attratti dall'oscurità dei negozi che quel luogo abitano..
La Gazzetta del Profeta era il sogno di Caroline Grey, una giornalista con il sogno di dire finalmente, a tutta la comunità magica, la verità. Da un modesto palazzo nel pieno centro di Londra i giornalisti spediscono articoli di continuo.
Le cittadine magiche avevano sempre avuto un’importanza particolare per i maghi, ed erano state anche causa di numerose rivoluzioni nel corso del tempo: le persone dotate di magia avevano sempre dovuto celarsi, per un motivo o per l’altro, dai babbani, e non era così scontato poter avere un luogo in cui essere semplicemente se stessi; Godric’s Hollow era divenuto il simbolo di questa battaglia molti, molti anni prima…
Little Hangleton era una cittadina periferica, nulla più di questo, e per molto tempo era stata pressochè disabitata, e addirittura in molti non sapevano localizzarla sulla cartina geografica. Ma, come tutti i luoghi ove la magia si afferma, era divenuta importante nel corso dei secoli, tanto da divenire, al pari di Godric’s Hollow, un’oasi felice per i detentori di magia… non necessariamente magia buona, e questo era esattamente il suo problema.
Rosewood si trovava vicina alla scuola di Hogwarts, a poca distanza da Hogsmeade, cui si giungeva attraverso una strada che costeggiava i boschi fitti che conducevano fino al castello celato agli occhi dei babbani. Non era una cittadina magica, ma numerosi maghi, soprattutto negli ultimi anni, vi si erano trasferiti: era molto comoda come posizione, ma nascondeva infiniti segreti, ed aveva come un’aura, che si poteva respirare varcando quel confine, leggendo per la prima volta quel cartello, “Benvenuti a Rosewood”…
Tutto ciò che si raccontava, sulle prigioni di Azkaban, era vero: eppure al contempo, nulla lo era completamente; la prigione dei maghi era uno dei luoghi più oscuri del mondo magico, ed era sempre stata in grado di sviluppare un fascino magnetico su coloro che ne parlavano, e che la immaginavano, un fascino legato indissolubilmente alla repulsione che non si poteva far a meno di provare per quella torretta battuta dal furioso vento del mare del nord, che ne erodeva le rocce con la sua schiuma impietosa, senza tuttavia mai cedere di un solo millimetro all’acqua, resa scura anch’essa dalle ombre dei Dissennatori…
Inutile scrollare il capo a questa affermazione: per quanto il Mondo Magico sia il sogno di tutti, ogni tanto è comodo rifugiarsi ove i Babbani hanno costruito le loro dimore, passando amorevolmente, di smaterializzazione in smaterializzazione, da splendide spiagge nelle isole greche ai fiordi più gelidi delle grandi capitali del Nord.
Il Nuovo Mondo era il posto che intere generazioni hanno sognato per anni e anni, senza mai riuscire a raggiungerla. Quando infine si riuscì a colonizzarlo, quasi nessuno tornò più indietro; saranno il fascino degli Stati Uniti d'America, o le nuove avanzate tecnologie delle nuove scuole di Magia, a renderla un posto tanto esotico e innovativo.
Un tempo qualcuno disse che l'Europa è l'ombelico del mondo, e forse non aveva tutti i torti. Più antica delle città oltreoceano, è qui che sono nate le prime scuole, che si sono fatte le prime grandi scoperte. E' da qui, insomma, che il mondo è divenuto grande.
Il continente più popolato fu da sempre, sicuramente l'Asia, dove convivevano migliaia e migliaia di etnie e lingue differenti; bastava girare l'angolo, e ti trovavi davanti un panorama completamente diverso, passo dopo passo.
Tra le terre emerse dal Pacifico, l'Asutralia era certamente la più grande, ma non lasciatevi abbindolare dal luddo che avvolge le grandi città asutraliane. L'Oceania era un mondo a sè stante già dall'alba dei tempi: variegato, differente da ciò che in Europa si conosceva.
Chiamavano l'Africa il continente dei climi e degli ambienti più disparati, e bastava un solo passo tra la savana e il grande deserto per renderse conto. Qui le scuole arrivarono un po' più tardi, le tecnologie rimasero più indietro rispetto al resto del mondo, ma c'era un qualcosa di speciale, in quella terra, che costringeva tutti a tornarvi, volta dopo volta.
Il Global Police Department comprendeva tutti i dipartimenti di polizia sparsi nel mondo, a netta prevalenza babbana in quanto tale per istituzione, sebbene non fosse poi così difficile scorgere maghi famosi tra i corridoi della svariate centrali.
La Regina del Triangolo Universitario era da ormai innumerevole tempo Abyss Piton, tanto che, con il passare degli anni, le persone avevano iniziato a dimenticare la morte sospetta del precedente Rettore. Eppure siamo sicuri che, nel suo armadio, la donna nasconda ancora molti scheletri..
Che non avessero bisogno di presentazioni nè il Tonight Show nè Jimmy Fallon stesso, era ormai risaputo in ogni angolo dela terra. Il variety più longevo, entrato di diritto tra i migliori programmi televisivi, ospitava personalità d'eccezione, in un misto di serietà e tanto divertimento.
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